Torpedini mine e dragamine ...

 

Ecco quanto Giampaolo Trivellin ci ha mandato :

 MINE SUBACQUEE

Come informazioni ( dal corso di armi subacquee dell'Accademia Navale) posso dirvi quanto segue:
Le mine a contatto erano le uniche costruite in Italia,
In Germania vennero inventate mine magnetiche che venivano azionate dallo spostamento dell'ago magnetico al passaggio di un oggetto ferromagnetico,
Negli Stati uniti vennero sperimentati tipi ad induzione magnetica che sfruttavano l'aumento del flusso magnetico al passaggio di un oggetto ferromagnetico , mine acustiche e mine batimetriche , che sfruttavano l'aumento della pressione al passaggio di un natante, esistevano poi mine combinate, acustiche magnetiche, batimagnetiche e batiacustiche., inoltre le mine poteveno essere programmate per esplodere al primo passaggio o ai successivi. Generalmente un campo minato era composto da mine con diverse caratteristiche per creare maggiori difficoltà al dragaggio che per essere sicuro di aver bonificato un'area doveva fare molti passaggi incrociati.
Per ritonare alle mine del Pignone, che ho visto personalmente in Accademia, erano composte di due parti : la testa che conteneva l'esplosivo ( tritolo o tritolital un tritolo meno costoso, meno efficiente ma più economico) ed il dispositivo d'innesco, prima proprio ad urto, successivamente con dei cilindri che si rompevano al contatto, facevano entrare l'acqua di mare che agiva da elettrolita per una pila che innescava il dispositivo d'innesco. La testa era composta da due semisfere, costruite da lamiera piegata a pressa, saldate tra loro. Con questi utensili vennero costruite successivamente le bombole del gas nel reparto detto " bomboline".
La seconda parte della mina era l'ancora. Le mine posate dalle Torpediniere, o dai sommergibili, in gran segreto nelle rotte di maggior traffico nemico, alla posa avevano spinta idrostatica negativa ed affondavano , toccavano il fondo ed a quel punto veniva sganciata la testa, che aveva spinta idrostatica positiva, e risaliva restando ancorata alla catena, fino a circa 3m dalla superficie affinchè potesse essere invisibile, e potesse recare più danno essendo la nave meno robusta sulla parte della chiglia che sulle pareti spesso corrazzate . Le mine che risultavano galleggianti era perchè la catena si era corrosa e si erano sganciate andando alla deriva. Le mine potevano essere posate fino a 70m , la limitazione era dovuta dalla lunghezza della catena. Il pozzo che esisteva al Pignone per collaudare le mine era circa di quest'altezza e serviva per verificarne il funzionamento.

Il documento sui dragamine lo trovate 'CLICCANDO QUA'

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